Ouverture al nostro territorio

FERMENTA.TO nasce dalla volontà di creare nuovi sapori attraverso l’uso delle tecniche di fermentazione asiatiche  tradizionali e la valorizzazione delle materie prime del Piemonte, il nostro territorio.

più di un semplice insaporitore

La fermentazione è la trasformazione del cibo da parte di microorganismi.
Ma perché è interessante per la cucina moderna e contemporanea?
Perché uno chef dovrebbe portare questa tecnica nella sua cucina e proporla ai suoi clienti?

scopri anche tu la fermentazione!

Siamo piemontesi, siamo nati e cresciuti qui e amiamo il nostro territorio.
FERMENTA.TO è basato su prodotti piemontesi e sulle peculiarità che questi possono dare ai nostri prodotti.
Vogliamo unire due culture che amiamo: la nostra e quella asiatica.
Crediamo fortemente che, in cucina come nella vita, l’unione di culture da la possibilità a tutti di crescere e sperimentare nuovi sapori.L’Italia e il Piemonte per noi sono tutto. Non abbiamo scelto prodotti locali, sono loro che hanno permesso al nostro progetto di esistere.

FERMENTA.TO, Fermentazioni Torino.

Chi siamo

Alessandro, chef di cucina. Ha iniziato a scoprire il mondo della fermentazione durante le sue esperienza in Danimarca e in Francia a fianco di maestri come Sam Nutter, Alain Ducasse, Gerald Passedat e Victor Wågman.

Giacomo, tecnologo alimentare, cuoco e sommelier. Si appassiona a questa tecnica durante gli studi universitari. Condivide con Alessandro, oltre ad una grande amicizia, la passione per la cucina e l’amore per il cibo.

Dopo anni di sperimentazione e studi, oggi con FERMENTA.TO ti aiutiamo a scoprire un nuovo punto di vista per il tuo menù.

I nostri fermentati
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FAQ

Fermentazione è il termine utilizzato per indicare un qualunque processo applicato per trasformare una materia prima alimentare in un prodotto finito grazie all’impiego di microorganismi come batteri, lieviti e muffe ed enzimi microbici.

In termini strettamente scientifici è il processo attraverso il quale un microorganismo trasforma lo zucchero in un’altra sostanza , in assenza o meno di ossigeno.

Esistono diversi tipi di fermentazione, ma quelle che più ci interessano, ovvero quelle a carattere alimentare sono:

-FERMENTAZIONE ALCOOLICA: è il primo step fermentativo che avviene nella produzione di vino, trasforma il glucosio in alcool etilico e anidride carbonica ed è a carico di lieviti.

-FERMENTAZIONE MALOLATTICA: evento fermentativo successivo alla fermentazione alcoolica nel quale l’acido malico viene trasformato in acido lattico e anidride carbonica , ed è a carico di batteri lattici. perchè la fermentazione abbia inizio è necessario che il pH non sia troppo alto, che non sia presente anidride solforosa e che la concentrazione di alcool non sia superiore a 15%

-FERMENTAZIONE ACETICA: avviene a carico di batteri aerobici (come il Gluconobacter suboxidans) che possono trasformare l’alcool etilico in acido acetico.Deve essere presente l’ossigeno, la temperatura deve essere tra i 20°e i 30°C e la concentrazione di alcool non deve superare il 10%.

-FERMENTAZIONE LATTICA: può essere omolattica, se tutto il piruvato viene trasformato in acido lattico (Streptococcus, Lactobacillus); o eterolattica se il prodotto finale è composto da una miscela di acido lattico,alcool etilico o etanolo e anidride carbonica(batteri lattici, Leuconostoc).

-FERMENTAZIONE PROPIONICA:consiste nella produzione di acido proprionico, anidride carbonica, acido acetico e acido succinico partendo da acido lattico o glucosio. Ha un ruolo fondamentale nella produzione di formaggi con la caratteristica occhiatura come l’ Emmentaler. Il batterio responsabile è Proprionibacterium freudereichii, agisce dopo i batteri lattici, quando la consistenza della cagliata è tale da impedire all’anidride carbonica, prodotta dalla decarbossilazione degli amminoacidi,di uscire dall’ impasto causando così la formazione dei caratteristici buchi.

In termini strettamente scientifici è il processo attraverso il quale un microorganismo trasforma lo zucchero in un’altra sostanza , in assenza o in presenza di ossigeno, questo dipende dal tipo di microorganismo interessato nella reazione.

I batteri sono in grado di utilizzare numerose sostanze organiche, soprattutto carboidrati , tra le quali la più importante è sicuramente il glucosio. Nella fermentazione batterica il prodotto finale dell’ossidazione del glucosio è l’acido piruvico(una molecola  alla quale vengono convertiti tutti i composti formati da 4 e 6 molecole di carbonio. L’ ossidazione ulteriore del piruvato rappresenta una caratteristica biochimica che distingue i diversi batteri tra loro.

L’ obbiettivo delle fermentazioni con le quali ci cimentiamo è la ricerca dell’UMAMI, il quinto sapore.

Nel 1908 il dr. Kikunae Ikeda, professore di chimica all’Università Imperiale di Tokyo isolò da alcuni cibi tradizionali giapponesi una nuova sostanza chimica,l’acido glutammico, e collegò la sua presenza al sapore presente in alcuni piatti della cucina locale cui attribuì il nome di UMAMI o “sensazione deliziosa, gradevole”. Trovava così conferma l’ intuizione di Brillat-Savarin che nel 1825 indicava come “osmazòme” il sapore della carne. Il MSG(glutammato di sodio) è il sale sodico dell’ acido L-glutammico , uno degli amminoacidi più rappresentato nei cibi cosicchè si calcola che l’apporto medio in un uomo sia di circa 28 g/die. Un’importante funzione svolta nell’organismo da questa sostanza è l’amplificazione dei sapori, la stimolazione dei recettori sensoriali olfattivi così da rendere più appetibili i cibi e la salivazione.

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